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Natale in Sudafrica

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jakina_83
view post Posted on 19/12/2010, 23:04




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Carlo, in vacanza in Sudafrica con la seconda moglie Susanna incontra il fratello minore Giorgio che in passato lo ha truffato e gli ha portato via la moglie Marta. Ora però è Giorgio a trovarsi sul lastrico mentre Carlo si è arricchito. O almeno così crede perché è nuovamente vittima di una truffa e si trova senza un euro. Decide allora di architettare un grosso imbroglio ai danni del fratello. Massimo Rischio e Tagliabue (detto Bue) l’uno chirurgo e l’altro macellaio si trovano in Sudafrica con i loro figli Laura e Vitellozzo che hanno una storia d’amore. I due padri sono però molto attratti da una entomologa, Angela, la quale è alla ricerca della Farfalla del Paradiso. Dopo aver cercato inutilmente di sedurla i due correranno diversi rischi per aiutarla a trovare il lepidottero. Intanto Laura viene raggiunta dall’altro ragazzo con cui ha una relazione, Mario. Il quale diventa amico di Vitellozzo senza sapere che sono lì entrambi per la stessa fanciulla. Christian De Sica lo ha dichiarato molto esplicitamente al settimanale “Sette” del “Corriere della Sera” :”Sai, se ti dovessi raccontare drammaturgicamente la storia non saprei cosa dirti perché è sempre la stessa, da ventisette anni”. Il signore sì che se ne intende (come affermava un vecchio Carosello) visto che ne ha girati ben sedici! Anche se negli ultimi anni, dopo la fuoriuscita di Massimo Boldi qualcosa sembrava essere mutato in direzione di un maggiore distacco dal versante genital-escrementizio delle battute e delle situazioni. Qualche tentazione di ritorno al passato si avvertiva già però in Natale a Beverly Hills e l’analisi del Box Office deve aver favorito in De Laurentiis molto di più di un ripensamento. Un calo di circa 4 milioni di euro rispetto all’anno prima non è cosa da poco. Allora…via libera a una location che abbatta i costi (come racconta sempre De Sica e come invece negano sia il produttore che, per dovere d’ufficio, Neri Parenti) e soprattutto nessuna pruderie nei confronti di tutto quanto riguarda il ventre e il basso ventre. Affinché non ci siano equivoci è tutto chiaro sin dai primi minuti e dopo non si può che procedere in un’unica direzione (fatti salvi i ragazzini impegnati in un triangolo con equivoci prevedibili). Anche il ‘federalismo comico’ che aveva marcato le vacanze degli ultimi anni viene gettato alle ortiche e il più nordico finisce con il risultare Panariello. Chi sperava di vedere di Belen qualcosa di simile a quanto visto sui calendari rimarrà deluso ma in compenso scoprirà che nella ‘monnezza’ non è finita solo Napoli ma anche uno dei protagonisti. Ma questo non basterà tra vent’anni per consentire a qualche cultore di trovare in questo film quegli elementi di denuncia del degrado della nostra società che di fatto non ci sono. Ci sono invece bravi attori che, pensando al conto in banca, appendono le loro doti alle precarie grucce di una sceneggiatura dall’elevato tasso di volgarità.
 
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